Normativa attività di Estetista

Essì, ci lamentiamo noi... ma loro non stanno messe meglio.

Il punto della situazione:
La normativa che regolamenta la professione di Estetista è datata 1990 !!!
In quel tempo si presero la briga di elencare quali attività/attrezzature/pratiche fossero appannaggio della professione di estetista.
L'effetto voluto era quello di mettere dei rigidi paletti a tutela della categoria.
Un po' quello che si desiderava fosse fatto per regolamentare la ns. professione.
In casa nostra, appunto, la normativa è abbastanza aperta e dopo la determinazione del profilo professionale del 1994, nel 1997 fu fatto un Decreto del Presidente della Repubblica che di fatto tarpò le ali alla ns. categoria... Non immediatamente.... Solo per gli effetti a cascata che tale decreto comportò negli anni, per il recepimento bizzarro che ne fecero alcune Regioni.
Ovviamente già allora qualcuno predisse la catastrofe... (indovinate chi... ) e già da allora su di lui caddero fulmini e saette....
Il Decreto del Presidente della Repubblica inseriva la frase che da allora è il tormentone del proibizionismo: "...che non comportino un rischio per la salute del paziente". Questa frase è posta a limitazione della ns. autonomia professionale nell'utilizzo delle terapie fisiche. Di fatto da allora, le Regioni hanno recepito in maniera scomposta questo Decreto arrivando a definire una doppia categoria di Studi Professionali in Veneto (B9/1 e B9/2) che complica di molto la vita a chi utilizza terapie fisiche. Per arrivare all'Emilia Romagna nella quale, di fatto, un FT non può utilizzare le terapie fisiche senza un Direttore Sanitario medico.... Alla faccia dell'autonomia in seno ad una Regione di Sinistra che si ritiene sempre all'avanguardia sul resto d'Italia....

Tornando al parallelismo con le estetiste.... Se a quel tempo fosse stato fatto un elenco delle terapie fisiche che possono o non possono determinare un rischio per la salute dei pazienti, si sarebbe corso il rischio che adesso attanaglia l'attività di estetista.
In pratica molte Regioni, talvolta isolate ASL o singoli funzionari del settore Igene Pubblica, interpretano alla lettera i dettami della legge del 1990 e l'utilizzo di TUTTE le apparecchiature che non sono elencate in tale normativa è considerato contrario alla legge. In applicazione di tale severa interpretazione i NAS chiudono il centro di chi utilizza apparecchiature non previste.... Qualche esempio? ....TUTTE le apparecchiature inventate ed inserite in commercio dal 1990 in poi!
In pratica nessuna estetista potrebbe utilizzare apparecchiature Laser, o Luce Pulsata, o Cavitazione, o Radiofrequenza ...solo per menzionare il "core-business" dei centri estetiti di questo momento storico.... Ma tale interpretazione restrittiva impedirebbe anche di utilizzare apparecchiature per Elettrodepilazione... Praticamente un ammennicolo che fa bzzzz con un po' di corrente vicino al bulbo pilifero!!!

di fatto, come tutti i lavori, come qualsiasi imprenditore, si devono assumere i propri rischi!

In questo momento storico, se un'estetista si mette a fare solo cerette e massaggi, viene tagliata fuori dal mercato.
Nel 2007 sono arrivate un paio di sentenza del TAR che hanno condannato alcune estetiste per effetti collaterali dovuti all'applicazione di alcune apparecchiature che, francamente, non è che siano pericolose per la salute ma come tutte le cose è difficile sondare nell'insondabilità della salute prevedendo un remoto effetto collaterale.
In campo medico si corrono gli stessi rischi... solo che il medico ha sempre ragione. Si prende la responsabilità ...di fatto ti può anche far perdere la vita, e poi qualche sperduto tribunale, sotto le pressioni della lobby dei medici, ricondurrà il fatto ad un evento accidentale dei cui risvoliti civilistici (danno economico) risponderà una compagnia di assicurazione e dei cui risvolti penali non sarà possibile collegare causa-effetto al tragico incidente....

La filosofia mediconzola è che il medico si può prendere la responsabilità... Vabbeh, salvo poi non risponderne...

L'estetista di campagna, invece, non può!

Dal 2007, in relazione ad un paio di sentenze punitive di questo tipo, è iniziato un processo di regolamentazione la cui devastante portata è al momento arginata solo dalle pressioni dei produttori di apparecchiature. L'Italia è uno dei principali paesi al mondo in questo settore.

Stanno facendo delle Schede Tecniche che hanno lo scopo di limitare l'efficacia delle apparecchiature per estetica. Un po' come è successo con i Solarium che di fatto han messo fuori legge i modelli ad "alta pressione".

In questo periodo di "vacatio-legis" stanno cercando di limitare i pericoli in qualche modo. Le associazioni di categoria (facenti capo alla Confartigianato, CNA ed Upacasa) stanno dando indicazioni ai loro iscritti che mirano a sconsigliare l'acquisto, prevedendo potenzialmente il peggio.

Le estetiste iscritte a queste associazioni di categoria, ovviamente, sono "impallate". Vorrebbero ma non osano. Nella migliore delle ipotesi, in separata sede, gli stessi rappresentanti di categoria consigliano di "noleggiare" le apparecchiature potenzialmente fuori legge per evitare, se non altro, il possibile danno economico di un sequestro. In caso di controllo tale situazione culminerebbe in una diffida a restituire al commerciante l'apparecchiatura incriminata.

c'è già stato un primo contatto informale tra Sindacato Fisioterapisti ed il neonato Ordine dei Fisioterapisti (associazione di categoria che, a parte il nome, è di fatto sullo stesso piano dell'AIFi o della FIF)

da tale incontro è emerso che ci vorranno da 3 a 5 anni acché tale processo regolamentare abbia compimento. In quanto, come si è già fatto in Friuli Venezia Giulia, verrà probabilmente richiesto alle Estetiste di fare un biennio di specializzazione per poter utilizzare le apparecchiature. Dalla stesura della legge, alla sua promulgazione, alla sua attuazione, all'istituzione dei corsi, al diploma delle estetiste.... passeranno dai 3 ai 5 anni.

Il Presidente dell'Ordine dei Fisioterapisti è andato in avanscoperta, con una iniziativa più personale che politica, confrontandosi con incaricati del Settore Estetica e Benessere del CNA. Dal colloquio è emerso che allo stato attuale solo i Fisioterapisti hanno titolo per utilizzare apparecchiature di questa portata.

Da questo colloquio ad un confronto con i vertici SPIF è emersa la necessità di tentare di riprendersi una fetta di mercato dal settore Estetica e Benessere.
Ovviamente l'essersi visti portar via per anni ed anni, trattamenti per cervicalgie o lombalgie... non sarà ricompensato dall'acquisizione di un settore denominabile come Fisioestetica. Ma in questo periodo di crisi economica... se non altro, riporterà nel nostro ambito alcune tipologie di pazienti che si rivolgono al settore estetico solo per i risvolti ...estetici che tali problematiche comportano. Basti pensari alle stasi linfatiche, alle PEFS ed a TUTTI i trattamenti estetici che dovrebbero essere fatti su individui perfettamente sani che però sani non lo sono quasi mai.... Un po' come succede per quelli che si rivolgono alle Palestre in seguito ad una lombalgia e che il loro medico, per accedervi in questa circostanza, firma un Certificato di Sana e Robusta Costituzione Fisica....