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Post  laconix Sat Jul 30 2011, 11:02

Oggi è un giorno drammatico per l'Estetica.
Entra in vigore oggi il Decreto che di fatto stravolge il "mansionario" dell'Estetista.
Dal 1990 (anno delle norma che ne definiva le competenze) ne è passata di acqua sotto i ponti... L'Estetista di venti anni dopo si è trovata apparecchiature di una tal complessità tecnologica che, ovviamente, non era nemmeno previsto nel 1990 potessero essere create.

Qual'è il problema?
Le Scuole di Formazione sono Regionali, i programmi sono stati uniformati su tutto il territorio nazionale ed in pratica la formazione necessaria per utilizzare le “nuove” apparecchiature non è prevista… Il buon legislatore adeguerebbe il corso di studi ma, come sappiamo, il legislatore raramente brilla di sagacia…
Non sapendo “né leggere, né scrivere” …si son tolte queste meraviglie della tecnologia dall’ambito delle competenze dell’Estetista.
(Non sto qui a sottolineare che l’Estetista NON è VITTIMA in questa situazione, quando si lamenta del fatto che si è legata a doppio filo con le aziende (attraverso leasing) per l’acquisizione delle apparecchiature e con le clienti (attraverso finanziamenti per l’acquisto dei pacchetti di servizi). L’Estetista è di fatto un Imprenditore e dovrebbe saper valutare la portata e la ricaduta delle sue scelte inerenti la sua politica aziendale…)
Ora è importante cercare di capire quali scenari si aprano:
1) Ritorno al passato = ovvero aderenza ai dettami della legge che vieta alle Estetiste l’utilizzo di alcune apparecchiature o, in alternativa tragicomica, il loro depotenziamento. Credo che questa ipotesi non abbia bisogno di commenti…
2) Ricorso al TAR = sembra il tam tam di questi giorni… Corroborati da associazioni di categoria (che chiedono pure contributo spese per tale ricorso) si pensa come al solito, anzi si confida, nella lentezza della burocrazia… Un ricorso manda avanti le cose… intanto “campa cavallo… che l’erba cresce”. Ovviamente le associazioni di categoria non la mettono su questo piano… ma come sempre, battaglie, lotte, mulini a vento… coalizzano gli animi e “distolgono” dalla vera causa (ed anche dalla soluzione dei problemi). A chi giova un ricorso oggi? A molti…
alle Estetiste in primis che per un po’ riusciranno a proporre ancora trattamenti “ante-decreto”. Alle Aziende rimaste indietro con strategie “di rimpiazzo” (ricordiamo che se una Estetista smette di pagare il leasing “il sistema” non subirà contraccolpi… ma se tutte smettessero, ovviamente per impossibilità di fare altrimenti,
le Aziende verrebbero chiamate in causa dalle Società Finanziarie per rispondere con il riacquisto delle apparecchiature… ovvero le aziende pagherebbero quanto ancora non pagato!!! Essì… al crescere della “bolla speculativa” in questo settore, le Società Finanziarie si sono tutelate obbligando i venditori a firmare il cosiddetto “patto di riacquisto”…che in sostanza significa = se non paga l’Estetista, paga l’Azienda che le ha venduto l’apparecchiatura) …questa mia “informazione” è già stata censurata su uno dei siti più frequentati del settore… chissà perché…
Alle Associazioni di Categoria? Ovviamente = nemici, battaglie, cause… coalizzano gli utenti e fanno aumentare iscrizioni, potere, e tutto quel che ci sta dietro…. Conflitto di interesse? Macché… in Italia gli interessi si fanno e basta, palesemente… se poi c’è chi “non capisce”…vabbeh… si deve fare un up-load di neuroni…
(breve parentesi… L’illecito “etico” non sta nel portare avanti “i propri interessi” …chi non ne avesse sarebbe uno sprovveduto… L’illecito sta nel calpestare allegramente diritti ed interessi di altri per la strenua difesa dei propri…)
ma... i ricorsi al TAR non si vincono solo perché la "norma è scomoda" ma se ci sono dei motivi validi
3) Aggiornamento dei Corsi di Studio? …ehhhh, vabbeh, buonanotte! Da qua a 5 anni forse (nel migliore dei casi) potrebbero vedere la luce le nuove SuperEstetiste … e intanto? Che si fa?
4) Collaborazione interprofessionale = molto più facile da normare… Basta un Decreto di quindici righe che dica che, i Centri Estetici che intendano utilizzare certe apparecchiature debbano trasformarsi in Strutture Complesse che prevedano la presenza di un Responsabile Sanitario che, nella struttura e nell’organizzazione ricalchi i requisiti richiesti per le strutture tipo XY (poliambulatorio per esempio…)
(potrebbe non essere ritenuto “necessario” un Medico, per esempio con il conferimento dell’incarico a Fisioterapisti con Laurea Specialistica che, come sappiamo, sono stati “creati” per essere “dirigenti” di strutture semplici che, di fatto, praticamente non esistono nel panorama sanitario… diventano dei “capi reparto” con meno tempo libero…)
Invece qui in Veneto esiste anche una “terza via” per le strutture dei Fisioterapisti che “utilizzano apparecchiature”…Non si è mai capito perché …ma se vale per professionisti con Laurea, può valere anche per le Estetiste! Cosa porterebbe questo tipo di trasformazione? Alla presenza di 3 tipologie di “strutture Estetiche” sul territorio: le Estetiste “senza l’ausilio di apparecchiature che possano comportare un rischio per la salute degli utenti”, le Estetiste “che utilizzano apparecchiature”, ed i Centri Medici che, come sappiamo, sono più votati agli aspetti più invasivi (mesoterapia, microlipo… ecc).
Sottolineo che tale suddivisione RICALCA quella già esistente per i Fisioterapisti, non credo possa essere considerata né settaria, né punitiva.

Mi spingo oltre… ed in questo caso, non senza polemica e con l’amaro in bocca…. Sappiamo benissimo che l’utenza media si rivolge ai centri estetici per trattamenti che spesso sono di competenza del Fisioterapista, potrebbe essere l’occasione giusta per introdurre e normare l’inserimento di questa figura nei centri “post-decreto”. Il Fisioterapista è, di fatto, l’unico professionista che acquisisce manualità e competenze tecniche in sintonia con l’utilizzo di questo tipo di apparecchiature. E’ ora di finirla di continuare a “mascherare” trattamenti curativi da “massaggi rilassanti”…come è altrettanto giunto il tempo di smettere di erogare “trattamenti per linfedema” quando l’obiettivo dell’utente è “malcelatamente” estetico…
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